Le Origini

Origini: Pastore Tedesco, Lupo dei Carpazi

Questa particolarissima razza nacque nella Repubblica Cecoslovacca verso la metà degli anni ’50. Per migliorare la salute e la resistenza dei cani di confine che lavoravano presso presso Libijovice si pensò di ricorrere all’incrocio con il lupo dei Carpazi, anziché scegliere una razza di cani domestici.
Si riteneva infatti che il lupo avrebbe portato ai suoi discendenti tutte le caratteristiche che lo hanno reso leggendario: coraggio, astuzia, caparbietà.

Ma le cose non filarono molto lisce, perché il lupo ha un’altra caratteristica psichica che non è propriamente il massimo in un cane: ha un’altissima diffidenza verso l’uomo.
Altro problema: pur avendo un corredo genetico quasi identico, cane e lupo sono due specie diverse, che in natura sono ormai nemici da millenni.
Così, quando l’ing. Karel Hartl tentò di far accoppiare la lupa Brita con un pastore tedesco, si ritrovò con una femmina infuriata e un aspirante stallone morto. Purtroppo il problema si presentò al calore successivo, perché Hartl commetteva un errore: nella speranza di ottenere un cane docile e facilmente addestrabile, cercava di accoppiare Brita con cani dal temperamento gentile.

Ahinoi, non era l’approccio giusto: le lupe non amano i modi teneri e le paroline gentili, ma hanno bisogno di un vero “macho” per concedere la propria virtù…forse perché sanno che il mondo, là fuori, è roba da duri e non vogliono figli da un padre che non sappia dimostrare di essere all’altezza della situazione. Così, dopo alcuni tentativi finiti tragicamente, Karel Hartl decise di provare con Cesar Z Brezoveho Haje, un pastore tedesco da lavoro dal carattere decisamente “tosto”.

Era il mese di marzo del 1958.
Brita, vedendo entrare Cesar nel suo recinto, reagì aggressivamente come le altre volte…ma questo cane che era di tutt’altra pasta, reagì con veemenza, prendendola per il collo. E Brita, di colpo, si sottomise e cominciò ad accettare il corteggiamento.
Sembrava fatta: il 26 maggio 1958 nascevano i primi cuccioli di cane lupo. Purtroppo, però, nessuno riusci mai ad avvicinarli.

Probabilmente, la sera, Brita leggeva ai cuccioli la favola di “lupacchiotto rosso”, che narra di un povero lupo ingenuo, braccato da un cacciatore implacabile. Più seriamente da brava lupa selvatica Brita dava ai sui figli un imprinting che comprendeva la diffidenza verso l’uomo.

Ci vollero ben tre generazioni, oltre all’accorgimento di staccare precocemente i cuccioli delle madri, per riuscire a ottenere finalmente il risultato sperato: un cane-lupo amichevole, fiducioso nell’uomo, docile e addestrabile.
Karel Hartl iniziò allora a redigere lo Standard della nuova razza: ma si scontrò con gli allevatori di pastori tedeschi, che premevano sull’Unione Allevatori ceca (il locale Kennel Club) per impedire il riconoscimento.

A metà degli anni sessanta esistevano già quattro generazioni di incroci provenienti dalla prima linea di sangue (Brita x Cesar) e due generazioni di una seconda linea che vedeva ancora Brita come progenitrice, mentre il maschio era il pastore tedesco Kurt Z Vaelavky: ma l’Unione Allevatori rifiutò di registrare la razza, adducendo come motivazione lo scarso numero di soggetti esistenti.
Nel 1968, presso l’allevamento della Polizia di Stato, venne introdotta allora una terza linea di sangue, stavolta fondata su un lupo maschio, Argo, accoppiato alla femmina di pastore tedesco Ura SNB. Nel 1970 esistevano duecento soggetti di Cane Lupo Ceco (primo nome dato alla razza), ma ancora una volta la risposta del Kennel Club fù negativa.

Solo nel 1981 gli allevatori di pastori tedeschi dovettero arrendesi all’evidenza: la nuova razza era in costante espansione ormai era impossibile fermarla. Con o senza il riconoscimento avrebbe continuato ad esistere e a portar via al pastore tedesco una fetta del suo pubblico: forse a questo punto era meglio abbozzare, anche perché l’ostracismo della cinofilia ufficiale aveva il solo risultato di rendere più appetibile la razza. Così il Cane Lupo Ceco venne finalmente registrato: l’anno dopo il nome venne cambiato in Cane Lupo Cecoslovacco.

Gli anni successivi videro qualche nuova difficoltà, perché gli allevatori slovacchi non vollero seguire il programma di allevamento di Karel Hartl e preferirono fare di testa loro, lavorando troppo in consanguineità: la cosa procurò diversi problemi, ma gli slovacchi capirono l’errore e corsero ai ripari allargando il proprio pool genetico.

Nel 1989 anche l’FCI riconobbe la razza e il relativo standard.

Dal 1983 ad oggi non sono più stati usati lupi, ma gli accoppiamenti sono avvenuti solo tra Cani Lupo Cecoslovacchi: ultimamente, però, si è riparlato della possibilità di utilizzare il lupo nel tentativo di difendere la razza dalla displasia dell’anca, che purtroppo stà diventando un problema importante. In realtà la risposta non stà in un ritorno all’uso del lupo (che a sua volta va soggetto a displasia), ma solo in un programma di allevamento diverso, che sfrutti le attuali conoscenze genetiche per affrontare nel modo migliore le tare ereditarie: al momento, comunque, non abbiamo notizie sulla decisione finale degli allevatori.


Lo standard di Razza

Scheda Ufficiale ENCI
Scheda Ufficiale FCI
RazzaCANE LUPO CECOSLOVACCO (Ceskoslovensky Vlciak)
Classificazione FCIGruppo 1 – Cani da Pastore e Bovari (esclusi i Bovari Svizzeri)
Sezione 1 – Cani da Pastore con Prova di Lavoro
UtilizzazioneCane da lavoro
OrigineL’Antica Repubblica Cecoslovacca
Aspetto Generale Solido tipo in costituzione. Taglia superiore alla media con struttura rettangolare. Nella forma del corpo, movimento, tessitura del pelo, colore del mantello, è simile al lupo.
Proporzioni Importanti Lunghezza del corpo : altezza al garrese = 10 : 9
Lunghezza del muso: lunghezza del cranio 1 : 1,5
Comportamento e Carattere Vivace, molto attivo, capace di resistenza, docile con pronte reazioni. Senza paura e coraggioso. Sospettoso. Dimostra enorme lealtà verso il padrone. Resistente alle condizioni atmosferiche. Versatile per vari usi.
TestaSimmetrica, ben muscolosa. Vista di lato e dal di sopra, ha la forma di un cono smussato. Il sesso del cane dovrebbe essere inequivocabile.
ColloAsciutto, ben muscoloso. A riposo forma un angolo fino a 40 gradi sull’orizzontale. Il collo deve essere sufficientemente lungo per permettere al tartufo di toccare il suolo senza sforzo.
CorpoLinea superiore prosegue senza interruzioni la linea del collo in leggera pendenza. Garrese ben muscoloso e pronunciato. Dorso fermo e dritto. Torace simmetrico, ben muscoloso, spazioso a forma di pera, si ristringe verso lo sterno. Ventre teso e retratto
CodaInserita alta, pende giù dritta. Quando il cane è eccitato, generalmente è alzata a falcetto
Arti AnterioriDritti, forti, puliti e ravvicinati, con leggera deviazioni in fuori dei piedi. La scapola è posizionata piuttosto bene in avanti, molto muscolosa. Forma una angolo quasi di 65° sull’orizzontale
BraccioFortemente muscoloso, forma un angolo di 120-130 gradi con la scapola
GomitiStrettamente aderenti, non girati in fuori nè in dietro, ben definiti, flessibili. Braccio ed avambraccio formano un angolo di circa 150°
AvambraccioLungo, lungo, pulito e diritto. Le lunghezza dell’avambraccio + metacarpo = il 55 % dell’altezza al garrese. Carpo solido e flessibile. Metacarco lungo, forma un angolo di almeno 75° col suolo. Leggermente elastico nel movimento
Piedi anterioriLarghi, girati leggermente verso l’esterno. Dita allungate arcuate e forti, unghie scure. Cuscinetti ben definiti, elastici, scuri.
Arti PosterioriPotenti. Gli arti posteriori sono paralleli. Un’immaginaria linea verticale tirata dalla punta dell’ischio, li attraverserebbe a metà passando dal garretto. Gli speroni sono indesiderabili e devono essere rimossi.
CosciaLunga, ben muscolosa. Forma un angolo di 80 gradi al bacino. L’articolazione dell’anca è forte e flessibile. Ginocchio forte e flessibile
Gamba Lunga, pulita, ben muscolosa. Forma un angolo di circa 130 gradi col garretto. Tarso pulito, solido e flessibile. Metatarso lungo, pulito, posizione quasi verticale rispetto al terreno.
Piedi Posteriori Dita arcuate e allungate con forti unghie scure.
PassoTrotto armonioso, leggero, allungato, in cui gli arti sfiorano il terreno nel modo più serrato possibile. Testa e collo tendono all’orizzontale. Ambia quando cammina.
PeloDritto e fitto. Il pelo invernale e quello estivo sono molto diversi. In inverno un abbondante sottopelo è predominante e, con il pelo di copertura, forma uno spesso mantello su tutto il corpo. E’ necessario che il pelo ricopra il ventre, la parte interna delle cosce, lo scroto, la parte interna degli orecchi e la zona fra le dita. Collo ben fornito di pelo.
ColoreDa giallastro-grigio a grigio-argento con una caratteristica maschera chiara. Pelo chiaro anche sul lato inferiore del collo e del petto. Grigio scuro con maschera chiara è permesso.
TagliaAltezza al garrese
Maschi almeno 65 cm
Femmine almeno 60 cm
Peso
Maschi almeno 26 Kg
Femmine almeno 20 Kg
DifettiQualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata come difetto e la severità con cui questo difetto sarà penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità:
• Testa pesante o leggera.
• Fronte piatta.
• La mancanza di due PM1 (premolare 1) o di ambedue gli M3 (molare 3).
• non va penalizzata. Tuttavia l’assenza di un M3 in aggiunta a due PM1, o l’assenza di un PM1 in aggiunta a ambedue gli M3 va considerata un difetto.
• Occhi marrone scuro, neri o di colore differente.
• Orecchio grossolano. Inserzione dell’orecchio alta o bassa.
• Collo portato alto a riposo; bassa posizione del collo quando il cane è in attenzione.
• Garrese non pronunciato.
• Linea superiore non tipica.
• Groppa lunga.
• Coda lunga, inserita bassa e non portata correttamente.
• Troppo misera o troppa angolazione nell’anteriore.
• Metacarpi deboli.
• Posteriore troppo o troppo poco angolato. Muscolatura insufficiente.
• Maschera scarsamente pronunciata.
• Movimento corto, ondulante.
Difetti Eliminatori• Discrepanza nelle proporzioni.
• Difetti di comportamento e temperamento.
• Testa atipica.
• Mancanza di denti (eccetto due PM1 e gli M3, vedi sopra nei Difetti), chiusura irregolare.
• Forma e posizione degli occhi atipica.
• Inserzione e posizione atipica degli orecchi.
• Giogaia.
• Forte obliquità nella groppa.
• Cassa toracica atipica.
• Coda atipica nell’inserzione e portamento.
• Difettosa e atipica posizione degli anteriori.
• Mantello atipico, con pelo che si discosta.
• Colori diversi da quelli prescritti dallo standard.
• Legamenti fiacchi .
• Movimento atipico.
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.